Una delle tradizioni più antiche, risalente a milioni di anni fa, legate al culto dei defunti è portare fiori sulle loro tombe. I fiori sono una dimostrazione tangibile di amore e rispetto, e lasciarli su una tomba simboleggia un omaggio a una persona cara.

In tempi moderni, i fiori contribuiscono a confortare coloro che soffrono la mancanza dei propri cari, mostrando l’amore che circondava il defunto e rappresentando l’eternità che terrà sempre viva la sua memoria.

I fiori più indicati per il cimitero

Ciascuna tipologia di fiore esprime sentimenti specifici. Il linguaggio tradizionale dei fiori è un modo per trasmettere le proprie emozioni e inviare un messaggio significativo. Il dono di una pianta è spesso una scelta ideale, in quanto fornisce un tributo duraturo alla persona scomparsa, oltre che a un intenso richiamo all’affetto mostrato nel momento del lutto.

La pianta adatta al cimitero dovrebbe presentare alcune caratteristiche: in primo luogo, dovrebbe essere sempreverde, così da poter resistere alle stagioni più fredde; secondariamente, dovrebbe essere una pianta dalla fioritura decorativa. Vediamo alcuni esempi.

  1. I CRISANTEMI

In Occidente, i crisantemi sono fiori legati ai defunti e resistenti al freddo. Ne esistono centinaia di specie, ognuno con una fioritura differente per forma e colore. Inoltre, la loro fioritura persiste tutta la stagione autunnale.

  1. I CICLAMINI

Altri fiori adatti al cimitero, oltre che alle basse temperature, sono i ciclamini. Sono ideali per chi non ha la possibilità di visitare spesso i propri cari in cimitero. Inoltre, durante le stagioni fredde, non hanno bisogno di particolari cure o innaffiature.

  1. IL VIBURNO

Il viburnoviburnum tinus è una pianta sempreverde, estremamente rustica, che resta sempre in buone condizioni anche nei mesi invernali. Molto caratteristici sono i suoi fiori: sono bianchi raggruppati in mazzetti, ma variano al variare della specie. I fiori del viburno dalle foglie sempreverdi fioriscono generalmente in primavera o in autunno. Inoltre, non richiede particolari cure o potatura: è una pianta che ha capacità di resistere ad alte e basse temperature, alla siccità, ed è forte nei confronti di malattie e parassiti.

  1. LA WEIGELIA

La weigelia proviene dalla Cina e presenta una folta chioma composta da foglie di un verde intenso e da fiori che vanno dal bianco-rosato al viola. Anche in questo caso, si tratta di una pianta sempreverde che si adatta bene a condizioni non ottimali. Cresce piuttosto rapidamente, pertanto è bene coltivarla in vaso per limitare lo sviluppo in altezza e potarla ogni anno.

  1. L’ELLEBORO

L’elleboro fa riferimento a un genere comprendente una trentina di specie erbacee perenni. In Italia, si sviluppa soprattutto la varietà helleborus niger, nota anche come “Rosa di Natale”, dal momento che è uno dei pochi fiori a sbocciare durante l’inverno. L’elleboro è una pianta piuttosto facile da curare, versatile e capace di adattarsi a diversi climi e suoli. Non necessita di frequenti interventi di concimazione: una o massimo due volte l’anno è più che sufficiente. Sono molto caratteristiche le sue fioriture che vanno dal bianco al viola scuro.